Vino e agroalimentare: via libera al credito d’imposta per potenziare e-commerce

L’Agenzia delle entrate ha emanato le norme applicative

Vino e agroalimentare via libera al credito d'imposta per potenziare e-commerce

L’Agenzia delle Entrate ha emanato le norme applicative del credito d’imposta per il potenziamento degli e-commerce del vino e dei prodotti dell’agroalimentare italiano. Sarà finanziabile il 40% degli investimenti, nel limite di 25 mila o 50 mila euro, a seconda della tipologia d’impresa.

Le novità consistono nell’ammissione delle «imprese agricole e agroalimentari, anche costituite in forma cooperativa o riunite in Consorzi o aderenti ai disciplinari delle “Strade del vino”». La misura è destinata a «favorire la creazione di depositi fiscali virtuali nei Paesi esteri e la stipula di accordi con gli spedizionieri doganali, anche ai fini dell’assolvimento degli oneri fiscali».

«In sostanza – spiega a winemag.it la promotrice del provvedimento Maria Spena, deputata di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera – si favoriscono le aggregazioni di piccoli produttori che potranno vendere on-line».

Come? tramite un organismo da essi stessi costituito, usufruendo di un credito d’imposta a copertura delle spese per le dotazioni tecnologiche, i software, la progettazione e l’implementazione dei siti e per le attività e i progetti legati all’incremento delle esportazioni».

CREDITO D’IMPOSTA PER VINO E AGROALIMENTARE

La misura è di particolare rilievo per i produttori di vino, che potranno così affrontare i problemi legati alle incombenze fiscali e doganali, senza dover ricorrere a intermediazioni onerose.

«Gli operatori del turismo gastronomico, dell’enoturismo e dell’oleoturismo – continua Spena – hanno uno strumento in più per incrementare la diffusione, soprattutto internazionale, dei propri prodotti e far sventolare la bandiera del Made in Italy in tutto il mondo».

Nella Legge di Bilancio 2021 era stato approvato un emendamento di Spena destinato a migliorare le potenzialità di vendita a distanza dei prodotti del Made in Italy agroalimentare, in particolare verso i mercati esteri, mediante la costituzione di un Fondo dotato di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021-2023.

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